Per una nuova cultura della disabilità basata sul confronto e sull'integrazione. La Disabilità è solo una Condizione. La Discriminazione Uccide!

Lotta alla discriminazione

Con l'emanazione della L. n. 67 del 2006 il Legislatore ha dotato i disabili di un valido strumento giuridico al fine di garantire loro il pieno godimento dei diritti civili, politici, economici e sociali nonché la piena attuazione del principio di parità di trattamento e pari opportunità delle persone con disabilità di cui all'art. 3 della L. 104/92.

In particolare, grazie a detta legge, viene estesa la tutela giurisdizionale a tutti i comportamenti discriminatori, ovunque posti in essere nei confronti dei disabili.

In caso di accoglimento del ricorso e, dunque, accertata la discriminazione a danno del disabile, il giudice può condannare il responsabile al risarcimento del danno, anche non patrimoniale, e ordinare la cessazione del comportamento, della condotta o dell'atto discriminatorio pregiudizievole, nonché ordinare la pubblicazione del provvedimento su un quotidiano di tiratura nazionale.

Oggi l'Associazione HORIZON ONLUS, assistita nell'occasione dall'Avv. Alessandro Del Borrello del foro di Vasto, grazie al riconoscimento ottenuto per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni (ex Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 05/03/2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 09/09/2010) può agire in giudizio avverso i comportamenti discriminatori, diretti ed indiretti posti in essere nei confronti dei disabili.

Ciò sia quando tali comportamenti assumono carattere collettivo sia se riguardano semplicemente il singolo disabile vittima della discriminazione, in nome e per conto dello stesso e su sua delega.

Altresì può ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa per l'annullamento di atti lesivi degli interessi di dette persone.

In particolare sancisce l'art. 2 della L. n. 67/2006 che: "Si ha discriminazione diretta quando, per motivi connessi alla disabilità, una persona è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata una persona non disabile in situazione analoga. Si ha discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone. Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti".

Si tratta di una nozione evidentemente aperta di discriminazione nella quale certamente rientrano i casi derivanti ad es. dall'esistenza di barriere architettoniche. Difatti, come posto in risalto nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2006 ratificata in Italia con la L. 3/3/2009 n. 18, "la disabilità è un concetto in evoluzione" ed è "il risultato dell'interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri".

Ebbene, L'Associazione HORIZON ONLUS si batterà per la tutela giudiziaria dei disabili vittime di discriminazioni, anche su loro delega, fornendo pure l'ausilio necessario a chi lo chiederà. Ausilio che s'impegnerà a fornire per tutte le problematiche che comunque interesseranno le persone con disabilità.

Tuttavia - concludendo con le parole di Raffaello Belli (R. Belli, La non discriminazione dei disabili e la legge n. 67 del 2006, Franco Angeli Ed., 2007) - è "evidente che, ai fini della piena applicazione della legge qui in esame, è essenziale la piena consapevolezza di se stesso da parte di ogni disabile" considerando che " i primi a capire quando c'è, e quindi che cosa è, una discriminazione non possono che essere i disabili stessi". Dunque è fondamentale comprendere, prima di ogni altra cosa, che "la capacità di farsi valere nella vita non può essere imposta dall'alto ma deve essere insita nella volontà delle persone di farsi valere" (Barnes C., 2006, p. 25).

Se hai questa volontà contattaci Ti aiuteremo a concretizzarla!